Startup innovative: niente notaio per la loro costituzione
Nei giorni scorsi il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato un decreto che introduce la possibilità di costituire una startup innovativa sottoforma di srl, mediante un modello standard tipizzato con firma digitale. L’obiettivo è quello di rendere più snelle le procedure per costituire nuove imprese e rendere più snelle le procedure burocratiche necessarie a realizzare il proprio progetto imprenditoriale. Il decreto del Ministero delle Sviluppo Economico è attuativo dell’articolo 4, comma 10 bis, del decreto legge n. 3/2015 (Investimet compact), convertito nella legge n. 33/2015.
In concreto viene introdotta la previsione per cui, chiunque voglia costituire una società a responsabilità limitata avente il carattere della start-up innovativa, lo potrà fare senza andare dal notaio.
Gli esperti del ministero hanno spiegato che “Gli atti potranno essere redatti direttamente dai soci della startup, oppure avvalendosi dell’ufficio del Registro delle imprese che autenticherà le sottoscrizioni e procederà in tempo reale all’iscrizione, permettendo la nascita della società contestualmente all’apposizione dell’ultima firma”.
A frenare gli entusiasmi, però, c'è il fatto che, per la concreta applicazione di questa importante novità normativa manca, occorre che sia emanato il decreto direttoriale che dovrà approvare il modello informatico e la modulistica per la trasmissione e l’iscrizione al Registro delle imprese compilabile online.
Si ricorda, infine, che le start-up innovative devono avere la forma giuridica delle società di capitali (Srl, Spa, Sapa) costituite anche in forma cooperativa, non devono essere quotate su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negazione. Le start up innovative devono, poi, iscriversi nella speciale sezione del registro delle imprese e sono esonerate dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per le pratiche inoltrate al registro delle imprese stesso.