P.N.R.R.: al via gli incentivi per la ristrutturazione e il miglioramento degli alberghi e degli stabilimenti balneari.
Scritto da Giovanni Benaglia
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Il Ministero del Turismo, con proprio decreto del 28.01.2023, ha previsto una serie di incentivi, rientranti nelle misure del P.N.R.R., rivolti alla riqualificazione del patrimonio immobiliare delle imprese operanti nel settore turistico.
Interventi ammissibili.
Gli interventi ammissibili, che devono essere di importo non inferiore a 500.000 euro e non superiore a 10.000.000 di euro, devono riguardare il miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, la loro riqualificazione sismica, la manutenzione straordinaria o la ristrutturazione edilizia, l’eliminazione delle barriere architettoniche, gli interventi di realizzazione di piscine termali, la digitalizzazione delle strutture e l’acquisto degli arredi.
Beneficiari.
I soggetti beneficiari delle misure sono le imprese alberghiere, gli agriturismi, i camping, gli stabilimenti balneari e termali, i porti turistici e i parchi tematici, compresi quelli acquatici e faunistici e, più in generale, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale.
Possono accedere agli interventi le imprese che rientrano nella casistica sopra indicata e che gestiscono le strutture in quanto proprietarie o in forza di un contratto regolarmente registrato prima della presentazione della domanda.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono quelle che riguardano
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Progettazione per un importo non superiore al 2% del valore dell’intervento
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Sistemazione dell’area del fabbricato, per un importo non superiore al 5% dell’intervento;
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Interventi sui fabbricati, per un importo non superiore al 50% dell’intervento;
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Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature purchè nuovi;
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Digitalizzazione della struttura ricettiva, per un importo non superiore al 5% del valore dell’investimento.
Misura dell’incentivo.
L’incentivo concesso è diviso in due parti: un finanziamento agevolato e un contributo a fondo perduto.
Per quanto riguarda il finanziamento agevolato, questo è concesso nella misura massima del 100% del valore dell’investimento al netto di Iva. Il tasso di interesse è pari allo 0,50% e la durata va da un minimo di quattro anni a un massimo di quindici anni inclusi tre anni di preammortamento.
Per quanto riguarda, invece, il contributo a fondo perduto questo è diverso a seconda dell’ubicazione dell’impresa se in area riconosciuta come in difficoltà o meno. Ad ogni, per le imprese ubicate nelle aree non in difficoltà, la misura del contributo è pari al 15% del valore dell’investimento se realizzato da micro o piccole imprese, e il 5% se realizzato da imprese di media dimensione.
Termini per la domanda.
Le domande potranno essere presentate, tramite il portale di Invitalia, dalle ore 12:00 del giorno 1 marzo 2023 alle ore 12:00 del giorno 31 marzo 2023. Le domande saranno prese in considerazione in ordine cronologico, per cui il termine di chiusura potrebbe essere anticipato in caso di esaurimento delle risorse prima del 31 marzo 2023.