La riforma fiscale di San Marino conferma l’aumento delle tasse per i frontalieri italiani.
Scritto da Giovanni Benaglia
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Niente più detrazioni per familiari e figli a carico, le spese fatte con la Smac diventano detrazioni e non più deduzioni e con limiti molto ridotti, trattamento di sfavore nei confronti dei lavoratori residenti (cioè i frontalieri) e persino l’abolizione della detrazione di imposta di 100 euro per i redditi imponibili fino a euro 15.000,00: questo può essere il riassunto, in sintesi, delle novità, per i frontalieri, introdotte con l’approvazione definitiva della legge 12 novembre 2025 n.141 da parte del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino.
Un aumento, dunque, generalizzato delle tasse per i frontalieri italiani i quali, per il particolare meccanismo che prevede il recupero delle imposte pagate all’estero fino a concorrenza dell’imposta netta in Italia, non è detto che riescano a recuperarle interamente nella propria dichiarazione dei redditi.
L’unica concessione che lo Stato di San Marino fa ai lavoratori frontalieri italiani è quella di prevedere una detrazione parziale per le spese effettuate con il sistema SMAC. Infatti, per gli acquisti di beni e servizi effettuati nel territorio della Repubblica di San Marino, compresi i carburanti ma fino al limite di euro 1.500,00 all’anno e con l’esclusione dell’acquisto di auto e moto, è prevista una detrazione di imposta in misura percentuale variabile rispetto al reddito posseduto, secondo la tabella sotto riportata e allegata alla legge appena approvata:
| Scaglioni reddito imponibilie | Totale detrazione massima | Quota detrazione SMAC da non documentare | Quota detrazione SMAC da documentare | Limite spese SMAC | % detrazione SMAC | |
| 0,00 | 8.360 | 752,40 | 752,40 | |||
| 8360,01 | 10.450,00 | 925,00 | 564,30 | 360,70 | 500,00/1.125,00 | 32,06% |
| 10.450,01 | 12,540,00 | 1.000,00 | 376,20 | 623,80 | 1.750,00 | 35,65% |
| 12.540,01 | 14.630,00 | 1.075,00 | 188,10 | 886,90 | 2.375,00 | 37,34% |
| 14.630,01 | 16.720,00 | 1.150,00 | 1.150,00 | 3.000,00 | 38,33% | |
| 16.720,01 | 20.900,00 | 1.300,00 | 1.300,00 | 4.250,00 | 30,59% | |
| 20.900,01 | 25.080,00 | 1.450,00 | 1.450,00 | 5.500,00 | 26,36% | |
| 25.080,01 | 29.260,00 | 1.600,00 | 1.600,00 | 6.750,00 | 23,70% | |
| 29.260,01 | 33.440,00 | 1.700,00 | 1.700,00 | 8.000,00 | 21,25% | |
| 33.440,01 | 37.970,00 | 1.800,00 | 1.800,00 | 9.250,00 | 19,46% | |
| 37.970,01 | 42.500,00 | 1.900,00 | 1.900,00 | 10.000,00 | 19,00% | |
| 42.500,01 | 1.900,00 | 1.900,00 | 10.000,00 | 19,00% | ||
Viene introdotto, anche a favore dei lavoratori frontalieri, un fringe benefits per l’acquisto di beni e servizi fino a un massimo di euro 2.000,00; il fringe benefits è concesso dal datore di lavoro, il quale dovrà provvedere a ricaricare l’importo concesso sulla Smart Card del lavoratore dipendente. Come si può facilmente intuire, tale vantaggio fiscale lo si consegue solo nel caso in cui il datore di lavoro, di sua spontanea volontà o in adempimento ad accordi sindacali, vorrà concedere di tasca propria questo fringe benefits ai propri lavoratori.
Sul piano strettamente pratico, quindi, rispetto a quanto calcolato dallo studio in precedenza, la diminuzione della tassazione a San Marino per il lavoratore frontaliere lo si avrà solo se questo deciderà di comprare beni o servizi, compresi i carburanti, nel territorio della Repubblica.
Di seguito la tabella che riepiloga i calcoli che lo studio aveva già effettuato con le bozze della riforma che erano circolate nei mesi scorsi:
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REDDITO LORDO SAN MARINO
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SITUAZIONE ATTUALE
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SITUAZIONE POST RIFORMA IGR |
INCREMENTO
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| REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E NESSUNA DETRAZIONE IN ITALIA | Euro 34.700,00 | Imposta pagata a San Marino pari ad euro 2.308,45. Imposta pagata in Italia euro 1.252 | Imposta a San Marino pari ad euro 4.718. Imposta pagata in Italia pari a zero | euro 1.255,47 cioè il 36% in più |
| SOLO REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E DETRAZIONE PER RISTRUTTURAZIONE ABITAZIONE (spese sostenuta euro 96.000) | Euro 34.700,00 | Imposta pagata a San Marino pari ad euro 2.308,45. Imposta pagata in Italia pari a zero | Imposta a San Marino pari ad euro 4.718. Imposta pagata in Italia pari a zero | euro 2.409,55 cioè il 200% in più |
| SOLO REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E NESSUNA DETRAZIONE IN ITALIA | Euro 26.500,00 | Imposta pagata a San Marino pari ad euro 1.225,11. Imposta pagata in Italia pari a zero | Imposta a San Marino pari ad euro 1.312,12. Imposta pagata in Italia pari a zero | euro 57,00 cioè il 7% in più |
| SOLO REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE E NESSUNA DETRAZIONE IN ITALIA | Euro 64.800,00 |
NESSUNA VARIAZIONE. PAGHERA' PIU' TASSE A SAN MARINO MA LE RECUPERA INTERAMENTE IN ITALIA
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Un lavoratore dipendente frontaliere con reddito lordo di euro 34.700,00 e nessuna detrazione in Italia, per eliminare l’aumento delle tasse sammarinesi dovrà acquistare con la Smac Card beni o servizi a San Marino per un importo pari ad euro 6.450,00!
Riforma IGR e Accordo di Associazione San Marino - Ue.
Rimane, invece, del tutto aperta la questione della disparità di trattamento tra i lavoratori residenti a San Marino e quelli stranieri. I primi infatti, hanno più agevolazioni fiscali rispetto ai secondi, in ragione solo della residenza anagrafica. Questa differenziazione del trattamento, mitigata nel corso dei lavori parlamentari rispetto alle bozze iniziali solo con la concessione di benefici limitati rispetto al sistema Smart Card, è in contrasto con le norme europee sulla libertà di stabilimento.
Ancora più grave è il fatto che la disparità di trattamento fra lavoratori residenti e non residenti è apertamente in contrasto anche con l’accordo di Associazione che la Repubblica di San Marino a breve andrà a firmare con l’Unione Europea. L’articolo 5 dell’Accordo introduce il principio di non discriminazione per il quale “nell'ambito di applicazione del presente Accordo e fatte salve le eventuali disposizioni speciali in esso contenute, è vietata ogni discriminazione in ragione della nazionalità”. L’articolo 14, poi, prevede la liberazione circolazione dei lavoratori che si realizza attraverso “l'abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalità, tra i lavoratori degli Stati Membri dell'UE e degli Stati Associati per quanto riguarda l'impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro”.
Un contrasto, dunque, che lo Stato di San Marino dovrà impegnarsi a risolvere se non vorrà finire in una procedura di infrazione ancor prima di associarsi all’Unione Europea. Lo Studio farà la sua parte dichiarandosi disponibile ad aiutare i lavoratori frontalieri che vorranno rivolgersi alle Istituzioni europee per contestare la violazione dei patti sottoscritti con la Repubblica di San Marino.
Se vuoi approfondire la questione della tassazione dei frontalieri italiani a San Marino puoi contattare lo studio al numero 0541.708252

