Agrivoltaico: riaperti i termini per gli incentivi a fondo perduto

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con proprio decreto del 27 marzo 2025 ha riaperto i termini per la concessione di contributi a fondo perduto a favore della costruzione di impianti agrivoltaici su terreni agricoli, così come previsti dal DM 22 dicembre 2023, n. 436, noto anche come Dm Agrivoltaico.

Interventi oggetto dell’agevolazioni a fondo perduto.

Costituiscono oggetto del contributo a fondo perduto gli interventi riguardanti la realizzazione di impianti agrivoltaici di natura sperimentale. Rientrano in questa definizione gli impianti che adottano congiuntamente:
  1. Soluzioni integrate che prevedono il montaggio dei moduli fotovoltaici elevati da terra in modo da non compromettere l’attività agricola o pastorale;
  2. sistemi di monitoraggio, che permettono di verificare l’impatto dell’impianto realizzato sulla produttività agricola, sul risparmio energetico e sul risparmio idrico.

Caratteristiche degli impianti agrivoltaici.

Non possono essere ammessi all’incentivo gli impianti per i quali i lavori siano iniziati prima di aver presentato la domanda di partecipazione.
Inoltre gli impianti per i quali si procede alla richiesta di ammissione all’incentivo devono possedere i seguenti requisiti:
  • possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all'esercizio dell'impianto. In alternativa, ove previsto, il provvedimento favorevole di valutazione di impatto ambientale;
  • possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
  • garantire la possibilità di continuare l’attività agricola o pastorale al di sotto dell’impianto, senza essere di alcun ostacolo;
  • rispettare i requisiti previsti nell’Allegato 2 lettera a) del Decreto, tra cui il fatto che la superficie destinata all’attività agricola deve essere almeno il 70% dell’intera superficie interessata dall’intervento e che i pannelli abbiano un’altezza da terra di almeno 2,1 metri in caso di esercizio di attività colturale o 1,30 metri in caso di attività di allevamento di animali;
  • siano di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzioni e siano conformi alle norme in materia di tutela ambientale;
  • siano in possesso della dichiarazione di un Istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto che ha presentato la domanda. In alternativa si può presentare l’impegno di un Istituto bancario a finanziare l’intervento. Nel caso dell’ATI la dichiarazione di capacità finanziaria può essere riferita anche a solo uno dei soggetti che la compongono.
I lavori devono essere terminati entro diciotto mesi dalla comunicazione di ammissione all’incentivo a fondo perduto.

Beneficiari dell’intervento a fondo perduto.

Come accennato, possono essere beneficiari dell’intervento a fondo perduto:
  1. Imprenditori agricoli, cioè coloro che ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile esercitano l’attività di coltivazione del fondo, la selvicoltura, l’allevamento di animali e attività connesse. Sono ammessi imprenditori agricoli sia a titolo individuale che in forma societaria compresa quella cooperativa e i consorzi formati da due o più imprenditori agricoli. Non possono essere destinatari di agevolazioni gli imprenditori agricoli che sono esonerati dalla tenuta della contabilità Iva: si tratta di quegli agricoltori che hanno un volume d’affari annuo inferiore ai 7.000 euro.
  2. Le associazioni temporanee di imprese (A.T.I.) che comprendono almeno un imprenditore agricolo.

Misura dell’incentivo a fondo perduto.

Il Dm Agrivoltaico prevede:
  • un contributo in conto capitale nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili;
  • una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

Termini per la presentazione della domanda a fondo perduto.

I soggetti beneficiari possono presentare la domanda di finanziamento a fondo perduto a partire dal giorno 01 aprile 2025 e termine al 30 giugno 2025.

Avvertenza.

Si segnala che coloro che sono titolari di progetti che sono in graduatoria sulla base dei Decreti del Dipartimento Energia – Direzione Generale Programmi e Incentivi Finanziari nn. 249 e 250 del 30 novembre 2024 e ss.mm.ii., non possono rinunciare alla posizione acquisita allo scopo di presentare una nuova domanda per gli stessi progetti.
 

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