Fondo perduto per il sostegno alla transizione industriale: dal 10 ottobre al via le domande per ricevere il contributo a fondo perduto.
Scritto da Giovanni Benaglia
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Apre il 10 ottobre, sul sito di Invitalia, lo sportello per poter richiedere il contributo relativo al Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Previsto dall’articolo 1, commi 478 e 479, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, e poi disciplinato nelle modalità di attuazione del Decreto del Direttore per gli Incentivi alle Imprese del 30 agosto 2023, il Fondo ha come obiettivo quello di incentivare le imprese manifatturiere, produttive ed estrattive ad adeguarsi alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.
I soggetti destinatari del contributo a fondo perduto sono, quindi, le imprese che operano nel settore estrattivo e manifatturiero, la cui attività rientrano nelle sezioni B e C del codice Ateco 2007.
Il fondo finanzia gli investimenti che perseguono almeno una di queste finalità
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Maggior efficienza energetica dell’attività produttiva o un cambiamento fondamentale del processo produttivo che si vuole modificare. In questo ambito è prevista l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, che sono funzionali all’installazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili;
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Uso efficiente delle risorse, attraverso processi che ne riducano il loro uso o ne favoriscono il riuso, il riciclo o il recupero.
Gli investimenti non devono, però, dare luogo a un aumento della capacità produttiva. E’ finanziato, quindi, solo il miglioramento “ecologico” dei processi produttivi e non il loro aumento.
Le spese ammissibili sono:
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Acquisto di terreni e relative sistemazioni, nel limite massimo del 10% dell’investimento complessivo;
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Opere murarie, nel limite del 40% dell’investimento complessivo e solo se strettamente necessarie a raggiungere gli obiettivi ambientali posti dalla misura di agevolazione;
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Impianti e attrezzattura, purchè nuovi e non usati;
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Programmi informatici, brevetti e altre conoscenze tecniche ancorchè non brevettate;
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Spese di formazione del personale.
Il contributo a fondo perduto è pari:
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Al 30% delle spese ammissibili, se le spese sono state determinate confrontandole con i costi dell’investimento in caso di assenza dell’aiuto. Il contributo può essere aumentato del 20% in caso di piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% se gli investimenti vengono fatti nelle zone A, e del 5% nel caso vengano effettuati in zone C;
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Se le spese sono state determinate considerando il 100% dei costi totali, le agevolazioni sono ridotte del 50%;
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Se viene richiesto l’applicazione del Temporary Framework, il contributo è pari al 40% dei costi ammessi, se questi sono determinati come differenza tra i costi del progetto rispetto alla situazione senza aiuti. Anche in questo caso ci sono delle maggiorazioni, rispettivamente del 20% in caso di piccole imprese, 10% in caso di medie imprese e del 15% per investimenti che riducono il consumo di energia almeno del 25%.
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Se le spese sono determinate considerando il 100% dei costi totali di investimento, il contributo sarà pari al 30%
I progetti di investimento saranno ammessi sulla base di una procedura di valutazione.
I progetti dovranno essere presentati a partire dalle ore 12:00 del giorno 10 ottobre 2023 per terminare alle ore 12:00 del giorno 12 dicembre 2023. Le domande saranno esclusivamente telematiche, da inoltrare tramite l’apposita sezione presente sul sito di Invitalia.