Sostegno all’imprenditoria femminile: al via il bando della Regione Emilia Romagna

La Regione Emilia Romagna, con la delibera n. 2149 del 05 dicembre 2022 intende nuovamente sostenere, come già fatto con bandi analoghi, la nascita o il consolidamento di imprese a maggioranza femminile. Lo strumento principale scelto per erogare il contributo è quello del fondo perduto, concesso a micro, piccole e medie imprese, compresi consorzi e società cooperative nella misura massima del 50% delle spese ritenute ammissibili e per un importo comunque non superiore ad euro 80.000.

Beneficiari.

I beneficiari del bando a fondo perduto sono le micro, piccole e medie imprese, compresi i consorzi, le società consortili e le società cooperative, che hanno la sede legale o una unità operativa all’interno del territorio della Regione Emilia Romagna. Questo imprese devono essere a “prevalente partecipazione femminile”, intendendo con questa definizione:

  • Le ditte individuali il cui titolare è una donna;
  • le società di persone o le cooperative nelle quali il numero delle donne rappresenti almeno il 60% dei soci, a prescindere dalla quota di capitale posseduta;
  • le società di capitali nelle quali le donne detengono almeno i due terzi delle quote di partecipazione e, contemporaneamente, siano amministrate da organi amministrativi composti almeno per due terzi da donne;

Non possono accedere all’agevolazione le imprese agricole. Il requisito di prevalenza della partecipazione femminile deve essere posseduto al momento della presentazione della domanda e deve essere mantenuto per almeno tre anni.

Le imprese, inoltre, devono possedere i seguenti requisiti di ammissibilità, oltre a quelli della sede legale e della dimensione aziendale:

  • Essere costituite ed iscritte alla Camera di Commercio. Non è necessario, però, che al momento della domanda siano registrate come attive;
  • non trovarsi in liquidazione giudiziale, concordato preventivo (salvo quello in continuità) o in altra procedura concorsuale;

Interventi ammissibili.

Sono ammissibili, in linea generale, tutti quegli interventi che aumentano la competitività delle aziende partecipanti, e in particolare, quelli che consentono di:

  • Innovare e valorizzare i prodotti e i sistemi di vendita;
  • Migliorare i processi di erogazione del servizio o la loro informatizzazione;
  • Implementare metodi di promozione, acquisto e vendita on line di servizi nonché sviluppare nuove funzioni avanzate nel rapporto con la clientela;
  • Riqualificare e migliorare la sede produttiva;
  • Automatizzare i processi aziendali e l'acquisto delle relative attrezzature.

Spese ammissibili.

Sono ammesse al finanziamento le seguenti spese al netto dell’Iva o di altre tasse:

  • acquisto di macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali
  • acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento;
  • consulenze, destinate all'aumento della produttività, all'innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, gli studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, gli studi per la valutazione dell'impatto ambientale, le spese relative ad iniziative e campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate.
  • opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto, riconosciute nel limite massimo di 5.000 euro;
  • costi generali nella misura massima del 5% dei costi diretti ammissibili dell’operazione;

L’importo minimo dell’intervento è pari a euro 20.000,00 e le spese devono essere effettuate nel periodo 01.01.2023 – 31.12.2023.

Contributo concesso.

Il contributo massimo concesso è pari al 50% delle spese ritenute ammissibili e, comunque, nella misura massima di euro 80.000,00.

Il contributo è così suddiviso:

  • il 30% della spesa ritenuta ammissibile sotto forma di contributo a fondo perduto;
  • una quota massima del 15% della spesa ammissibile, da destinare a copertura degli interessi su un mutuo eventualmente da attivarsi con durata di almeno quattro anni. Nel caso in cui l’impresa non voglia utilizzare un mutuo, questo contributo ulteriore non sarà erogato.

Termini di presentazione della domanda.

La domanda dovrà essere presentata, tramite il portale Sfinge della Regione Emilia Romagna, dalle ore 10.00 del giorno 24 febbraio 2023 alle ore 13.00 del giorno 28 marzo 2023, per interventi da realizzarsi entro il 31 dicembre 2023.

Nel caso in cui, prima del 28 marzo 2023, siano inviate più di 300 domande la Regione potrà anticipare la chiusura dello sportello.

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