“Colpevole fino a prova contraria” ovvero quando il Fisco ti costringe a dimostrare di non essere un evasore.

Sul fatto che siamo un popolo a cui non piace pagare le tasse, non vi è dubbio alcuno.
Su questa breve e indubbia considerazione lo Stato si è sentito in diritto di creare un sistema di recupero dell’evasione basato sul principio “della presunta colpevolezza” del cittadino di fronte al Fisco. Il ragionamento svolto dai nostri governanti pare di sentirlo: perché spendere soldi per stanare il vero evasore, quando è sufficiente presumere che tutti i contribuenti di base lo siano, lasciando a loro l’onere economico di discolparsi?
Di questi “sospetti evasori” e delle loro disavventure parla l’ultimo libro di Giovanni Benaglia, uscito da pochi giorni in libreria per i tipi di Bookstones e intitolato "Colpevole fino a prova contraria". Il sottotitolo, in fondo, non è casuale e spiega già tutto: “Discorso attorno al nostro sistema fiscale e al suo trattarci come incalliti evasori”.
Scritto in forma di “saggio divulgativo”, con un linguaggio semplice e non tecnico, il lavoro di Giovanni Benaglia racconta di come funziona il Fisco Inquisitore, che ti condanna prima ancora che un Tribunale abbia emesso una sentenza. Al suo interno, infatti, vengono riportati esempi di accertamenti basati su mere presunzioni, cause in cui l’Agenzia delle Entrate viene condannata per “lite temeraria”, controlli più simili a processi da Sant’Uffizio che a una corretta dialettica fra le parti in causa, finanche a contribuenti che, pur avendo riconosciuto la ragione da parte dei Giudici Tributari, non riescono ad avere indietro le somme che hanno ingiustamente pagato. Dalla sua lettura si arriva alla constatazione che in fondo l’abuso del diritto non è quello messo in pratica dal contribuente per evitare di pagare le tasse, ma bensì è quello realizzato dallo Stato che te le vuole fare pagare anche quando non devi!
Badate bene, il saggio non è una difesa d’ufficio degli evasori, ma è semplicemente il racconto del nostro sistema fiscale visto con gli occhi dei cittadini e dei contribuenti modello i quali finiscono, loro malgrado, negli ingranaggi della macchina fiscale e da questa vengono trattati non come persone oneste ma come delinquenti, ancora prima di una sentenza di un tribunale e oberati dell’onere di dover dimostrare la propria innocenza. Insomma il ribaltamento di qualsiasi basilare principio costituzionale di presunzione di innocenza.
Nel libro vi è anche, però, altro. Si racconta, infatti, anche lo stato pressochè fallimentare in cui versa la lotta all’evasione, smentendo la vulgata, propagandata dalle forze politiche, che vede l’incremento della lotta agli evasori. La realtà purtroppo dimostra che di questo incremento della lotta agli evasori non vi è alcun riscontro oggettivo visto che, ad esempio, nel 2019 lo Stato, fra tasse non pagate e quelle accertate, deve ancora riscuotere 954 miliardi di euro, cioè la metà del nostro PIL. Un fallimento sostanziale, quindi, sia dell’attività di accertamento che di quella della riscossione ma è anche la dimostrazione di come siano abortite, alla prova applicativa, tutte le riforme fiscali che si sono susseguite nel corso degli anni.
In conclusione il lavoro fatto da Giovanni Benaglia appare oggi quanto mai attuale anche rispetto al dibattito sulla riforma fiscale che sta animando la scena politica di questi mesi. Proprio per questo l’autore, alla fine, suggerisce che se vogliamo iniziare veramente a riformare il nostro sistema tributario, possiamo iniziare da subito costringendo lo Stato a non ritenerci degli evasori fino a prova contraria ma, bensì, cittadini e contribuenti per natura onesti.
Un cambiamento di paradigma che è poco costoso ma soprattutto veloce nella sua realizzazione pratica.
Il libro si può trovare su Amazon.it, sul sito di lafeltrinelli.it , su ibs.it o sul sito dell'editore Bookstones, oppure in qualsiasi libreria del territorio nazionale. 
Titolo: Colpevole fino a prova contraria. Discorso attorno al nostro sistema fiscale e al suo trattarci come incalliti evasori
Editore: ‎ Bookstones​
168 pagine
ISBN: ‎ 979-1280232366
 

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